Scopri REFIBER

Il “programma REFIBER” è la prima iniziativa in Italia per la gestione delle imbarcazioni in vetroresina a fine vita. Refiber si rivolge alle aziende produttrici e distributrici di imbarcazioni che intendono allineare le proprie strategie verso la nautica eco-sostenibile, incentivando la transizione da modelli di business lineare verso quelli di tipo circolare in sintonia con le strategie europee.

La sfida

REFIBER nasce dall’esigenza di dare una risposta concreta ai problemi ambientali ed economici connessi alla dismissione (legale e non) di scafi di imbarcazioni in vetroresina per i quali non esiste ancora un modello strutturato di smaltimento offrendo altresì nuove opportunità di mercato agli operatori del settore.

I gravi eventi meteorologici, la “cannibalizzazione” delle componenti di valore delle imbarcazioni a fine vita (motori,parti elettroniche, batterie di grosse dimensioni, materiali ferrosi e altri metalli) , nonché i costi per lo smaltimento delle frazioni povere, sono i fattori chiave che aumentano la probabilità che le imbarcazioni vengano abbandonate. L’eventuale smaltimento in discarica, ancorché legale, ha un impatto negativo sull’ambiente che potrebbe essere mitigato dal corretto recupero di alcune componenti come  la vetroresina. Lo smaltimento illegale e l’abbandono delle imbarcazioni hanno un impatto ambientale ancor più profondo, danneggiando la vita marina costiera per anni.

La sfida dunque di REFIBER è di colmare un’area di cosiddetta assenza (o fallimento) di mercato grazie all’intervento di un ente pubblico di ricerca (Area Science Park) che per sua missione interviene a supporto di iniziative di ricerca e sviluppo nell’ambito dell’economia circolare e sostenibile, e di un ente privato (Innovando) sensibile e preparato su questi temi. I “partner promotori”, che hanno scommesso e investito su questa nuova e ambiziosa iniziativa, si attiveranno per coinvolgere ulteriori rilevanti soggetti al fine di migliorare la realizzazione e lo sviluppo di REFIBER.

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Soluzione

Nell’ambito di REFIBER si ritiene che la Responsabilità Estesa del Produttore (EPR-Extended Producer Responsability) possa fornire una valida soluzione per affrontare i problemi identificati. L’EPR si basa sul principio di “chi inquina paga”, ed è considerato dall’UE una policy ambientale adatta per la gestione del prodotto nel suo intero ciclo di vita: dalla fase di design alla gestione del fine vita.

In settembre 2020, con D.Lgs 116/2020, sono entrate in vigore le modifiche al Codice dell’Ambiente (D. Lgs. n. 152 del 2006), recependo le disposizioni della Direttiva quadro sui rifiuti (UE 2018/851) e della Direttiva sugli imballaggi (UE 2018/852). Sono stati aggiunti gli articoli 178-bis e 178-ter al Codice dell’Ambiente che rafforzano il principio dell’EPR. Con queste modifiche, nuovi regimi di EPR possono essere istituiti, anche su istanza di parte.

Si ricorda che l’EPR è già attualmente applicato con ottimi risultati in termini di raccolta e gestione ad altri prodotti quali: RAEE (Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche), pneumatici fuori uso, veicoli fuori uso, pile e gli accumulatori e imballaggi. L’EPR assieme alla gerarchia dei rifiuti sono i pilastri della strategia europea dell’Economia Circolare.

Perché REFIBER

Le aziende che affidano la gestione delle imbarcazioni a fine vita a REFIBER adempiranno efficacemente a tutte le loro responsabilità. REFIBER diventa così l’unico punto di riferimento nazionale per la gestione delle imbarcazioni dismesse, anticipando i futuri obblighi normativi.

Nella prima fase, REFIBER promuoverà il decreto EPR sulle imbarcazioni allineandolo alle aspettative e alle necessità dei produttori. Verranno, inoltre, incentivate le attività di innovazione e competitività del settore nautico. REFIBER si impegna a promuovere l’adozione di regolamenti e sistemi di incentivazione per favorire lo sviluppo industriale di sperimentazioni che dimostrino risultati positivi.

Il nostro approccio

Approccio aperto

REFIBER è un’Associazione Temporanea di Imprese in Italia che raccoglie:

  • Aziende produttrici di barche
  • Società di distribuzione di barche
  • Aziende che progettano e forniscono materiali all’industria nautica
  • Aziende che forniscono soluzioni di elaborazione e logistica per la gestione di imbarcazioni a fine vita
  • Società tecnologiche specializzate in processi di trattamento avanzati per GRC e altri materiali complessi da riciclare
  • Stakeholder privati ​​e pubblici

Approccio bottom-up

  • Introduzione della responsabilità estesa del produttore (EPR) per le imbarcazioni a fine vita.
  • Realizzazione di un quadro normativo nazionale per la gestione delle imbarcazioni a fine vita basato sulla responsabilità estesa del produttore, giusto, concretamente attuabile e allineato con gli obiettivi di salvaguardia ambientale e con gli interessi di tutti gli stakeholder coinvolti.
  • Contributo alla transizione dell’Europa verso l’economia circolare e la strategia marina contro l’inquinamento.

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